Uno dei più grandi fastidi delle donne che hanno partorito con il parto cesareo è quello della lombalgia che non permette loro di condurre una vita serena.
Mi dicono tutte così: “Da quando ho partorito non mi sento più la stessa, ho la sciatica, non mi sento più intera!”
Oggi scrivo questo articolo per non farti commettere quegli errori che il 97% delle donne che soffrono di lombosciatalgia in seguito al parto cesareo commettono (anche dopo molto tempo), provandole tutte, senza grossi benefici, spendendo fior di quattrini.
La lombalgia, più comunemente detta mal di schiena, è un disturbo comune che coinvolge i muscoli e le vertebre della zona lombare. Essa colpisce circa il 40% delle persone. La lombalgia può essere classificata per durata, come acuta (dolore di durata inferiore alle 6 settimane), sub-cronica (da 6 a 12 settimane) o cronica (più di 12 settimane); la lombalgia acuta è anche nota popolarmente come colpo della strega.
Il Sistema Fasciale
E’ un tessuto del corpo che va senza interruzione dalla testa ai piedi e dall’interno all’esterno del corpo, di conseguenza essendo presente in tutto il corpo svolge un ruolo fondamentale: Mantenimento della postura.
In realtà svolge tanti altri ruoli, che non tratterò, altrimenti si potrebbero scrivere almeno una decina di libri.
Immagina di avere sotto la tua pelle una ragnatela che va dalla testa ai piedi senza interruzioni. La variazione della tensione in una zona (esempio all’addome) fa variare la disposizione delle ossa e la minima variazione strutturale si trasmette meccanicamente a tutte le altre parti del corpo.
Le Cicatrici
Possono disturbare la postura generando dolori in zone anche lontane da loro. Nel caso di una cicatrice da parto cesareo, può essere elemento di disturbo perché si creano delle zone di fissazione che faranno ruotare il bacino e causeranno un’alterazione del sistema fasciale.
Che detto in parole semplici… prova a tirare la maglia che ora indossi a livello dell’ombelico verso destra e vedrai che si stropiccerà anche nel fianco sinistro e la tensione arriverà fin dietro la schiena.
Ecco, questo è ciò che accade sotto la tua pelle quando c’è una cicatrice che disturba il tuo sistema fasciale.
Inoltre una cicatrice patologica definita “attiva” può essere totalmente “muta” senza infiammazione, ma nello stesso tempo inviare delle informazioni (afferenze nocicettive) al midollo spinale che a sua volta produrrà una risposta abnorme nel territorio di innervazione efferente del metamero corrispondente anche se non ne siamo coscienti…
Ops! Mi sono perso in discorsi da trattati!
In altre parole immagina come se ci fosse un sistema di allarme collegato con la stazione dei carabinieri più vicina. Passa un gatto che fa scattare l’allarme in caserma, quindi dalla centrale parte una pattuglia (almeno si spera che lo facciano) che va a creare uno stato di agitazione nel quartiere da dove è partito l’allarme… spero di essere stato più chiaro.
Tornando al discorso della cicatrice è proprio questo “stato di agitazione” che può causare i sintomi. Da NON intendere che il chirurgo abbia sbagliato, perché anche le cicatrici banali, dopo semplici interventi chirurgici, possono creare problemi in quanto il fenomeno di ricostruzione non sarà MAI perfetto. Né tantomeno pensare che tutte le cicatrici creano questi problemi. Ma se dopo tempo dal parto, si presenta la lombalgia, la sciatalgia che non si schioda, allora probabilmente la cicatrice del taglio cesareo puó contribuire ai tuoi fastidi.
Qual’è il primo passo che una mamma con una cicatrice da parto cesareo deve fare per non soffrire di lombalgia
Ora lasciami essere chiaro e diretto: anche se nessun ginecologo te lo dice, devi farti trattare manualmente la tua cicatrice per elasticizzarla a partire da 1 anno dal parto! E riarmonizzare il tuo corpo con l’osteopatia.
Loro fanno un altro lavoro, non si occupano di osteopatia, a meno che non siano amanti della materia, oppure hanno avuto loro stessi problemi e si sono curati con questa affascinante branca trasversale della medicina.
Ovviamente questo discorso può estendersi a tutte le altre cicatrici sul corpo. Se una persona presenta più cicatrici, non bisogna obbligatoriamente trattarle tutte, ma deve affidarsi ad un esperto fisioterapista/osteopata, che attraverso dei test stabilirà quale cicatrice ha la priorità nel trattamento.
Esistono molti trattamenti per neutralizzare l’effetto deleterio delle cicatrici. Io riscontro ottimi risultati con la terapia manuale fasciale, tecnica molto dolce che cerca di elasticizzarle.
Dopo questo intervento bisogna liberare le vertebre lombari dai blocchi articolari e normalizzare i visceri eventualmente in disfunzione.
Molte persone che soffrono di lombalgia o lombosciatalgia cronica sono infelici, confuse, perché spesso non hanno risposte alle loro problematiche.
Quello che posso dirti è che una via d’uscita da questo tunnel c’è, bisogna scoprire la causa dei tuoi fastidi ed eliminarla, e se la causa è la tua cicatrice bisogna tassativamente trattarla, e la natura farà il resto.
Prenditi cura di te!
Dott. Massimiliano Pistone
PS: Se sei una futura partoriente e ti hanno prospettato il parto cesareo, fà tesoro di queste informazioni, e ricorda che prevenire è meglio che curare!
PPS: Se la sciatica ti sta uccidendo e non sai più dove sbattere la testa, allora ti aspetto allo studio!
Bibliografia:
Bourdiol J.R. – Bortolin G.- La medicina manuale nelle patologie del rachide lombo-sacrale
Paoletti Serge – Le fasce, il ruolo dei tessuti nella meccanica umana – E.S.O.M.M.
Caiazzo Philippe – Terapia Osteopatico Posturale – Marrapese Editore
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